L’Associazione nazionale fumo elettronico (Anafe) condivide le preoccupazioni della Fit sul rischio di chiusura delle tabaccherie, ma sottolinea come le minori entrate siano in gran parte dovute alla crisi economica, che spinge le persone ad orientarsi su prodotti alternativi, quali ad esempio il tabacco trinciato, e all’esplosione del contrabbando successiva all’aumento dell’iva. “Contraffazione – dice il presidente Anafe, Massimiliano Mancini – e contrabbando sono i principali responsabili della diminuzione delle entrate fiscali e per i tabaccai. Sul tema Anafe auspica il sempre più forte intervento preventivo e repressivo da parte dello Stato”. Anafe esprime comunque sorpresa per le posizioni di Fit, “considerando – continua Mancini – che da settimane sono in corso contatti che avevano consentito di raggiungere un’intesa di massima su una proposta comune di vendita dei liquidi con nicotina, nell’ottica di una tassazione equa e bilanciata”. Il inoltre, auspica “l’avvio da parte del governo di un tavolo di analisi e discussione” per arrivare “a una regolamentazione che valuti costi e benefici, sanitari ed economici, di un nuovo prodotto che non è un metodo per smettere di fumare, ma che certo rappresenta un valido strumento per la riduzione del rischio”.