Roma, 18 febbraio 2014
Nei giorni scorsi le tre associazioni di categoria che rappresentano in Italia il settore delle sigarette elettroniche, ANAFE-Confindustria, FIESEL-Confesercenti e LIFE-Federcontribuenti, hanno appreso con stupore che il Ministro Saccomanni avrebbe firmato, la sera del 12 febbraio, un nuovo Decreto Ministeriale finalizzato a disinnescare all’ultimo minuto la pronuncia del TAR sulla sospensione definitiva del sistema autorizzativo per le imprese che vendono e-cig e la corrispondente imposta di consumo del 58,5% in vigore dal 1° gennaio scorso.
Le tre associazioni di settore hanno più volte manifestato tutta la loro preoccupazione in merito agli sviluppi recenti che interessano l’intero comparto produttivo e distributivo delle sigarette elettroniche e che sembrava avviato verso sviluppi positivi a seguito della sospensiva ottenuta dal TAR lo scorso 21 gennaio e l’avvio del Tavolo di confronto riunitosi presso il Ministero proprio il scorso 12 febbraio, originariamente finalizzato all’elaborazione di una nuova normativa nel quadro della Delega Fiscale. Ma, nonostante la collaborazione avviata, il MEF ha inteso emanare un Decreto Ministeriale – senza alcuna comunicazione preventiva – per il quale si sta portando avanti una procedura a velocità inusuale finalizzata proprio a scongiurare la decisione del TAR prevista per domani. Attualmente il DM si trova presso la Corte dei Conti per il controllo di legittimità e la registrazione.
La Corte dei Conti già in passato ha censurato il MEF in relazione al precedente DM che ora si vuole verificare – pubblicato in Gazzetta Ufficiale con ben 45 giorni di ritardo – affermando di aver effettuato la registrazione “solo per motivi di correntezza” (come da comunicazione al MEF resa pubblica dalla stampa) non avendo avuto il tempo per compiere i necessari controlli. La Corte aveva anche criticato le procedure autorizzative che, oltre a mettere in discussione l’incasso erariale previsto dallo Stato, rischiavano di compromettere seriamente la commercializzazione delle sigarette elettroniche nel 2014 – come poi effettivamente accaduto -, colpendo duramente un comparto che dopo un “boom” iniziale sta vivendo oggi una crisi molto seria.
Per questo motivo le associazioni di settore hanno inviato ieri una lettera all’attenzione del Presidente della Corte dei Conti, il dott. Raffaele Squitieri, appellandosi ad essa in quanto organo neutrale, autonomo ed indipendente sia rispetto al Governo che al Parlamento e garante della legalità e del buon andamento dell’azione amministrativa e di tutela degli equilibri di finanza pubblica, come sempre dimostrato. La richiesta che le associazioni pongono alla Corte è quella di poter stavolta prendere il tempo necessario per effettuare i necessari approfondimenti finalizzati al controllo di legittimità previsto, impedito a novembre scorso da tempistiche eccessivamente ristrette rispetto a quelle previste dalla Legge 340/2000, anche per consentire al TAR di potersi esprimere in libertà e al nuovo Governo di andare verso una normativa quadro, peraltro richiesta dalla stessa Corte dei Conti. Una richiesta, quella rivolta dalle associazioni alla Corte dei Conti, che le stesse definiscono “irrituale”, come però purtroppo sono stati irriturali fin troppi interventi nei confronti del settore sigarette elettroniche.