Nella giornata di oggi Anide (l’associazione che raggruppa i dettaglianti e-cig) ha inviato una lettera aperta ad Anafe Confindustria. Di seguito la risposta:
Il web ha ormai da tempo rivoluzionato il commercio, dando al consumatore grande potere contrattuale grazie alla concorrenza globale che ogni singolo venditore (negozio o azienda) trova online. D’altra parte ha permesso ai venditori di abbassare i costi e di fissare spesso prezzi più bassi rispetto ai negozi fisici. E questo accade da anni e in tutti i settori.
Anafe Confindustria è un’associazione di imprese i cui fini sono ben elencati, sempre nel rispetto delle leggi vigenti, all’art. 2.3 del proprio Statuto, e tra questi non c’è, non può e non deve esserci alcun ruolo nella fissazione o controllo delle politiche commerciali e dei prezzi. Ciò anche perché si rientrerebbe in fattispecie illegali che in Anafe Confindustria non possono avere spazio.
Le difficoltà del mondo e-cig, tanto più quelle dei negozianti, a seguito del caos generato dall’attuale “fumosa” normativa, sono purtroppo a tutti note. Per questo Anafe Confindustria auspica che possa essere possibile continuare a mantenere aperto il confronto e – laddove possibile – un’unità di azione in termini di rappresentanza istituzionale, senza farsi condizionare dai rapporti commerciali tra i singoli operatori, aspetto che troppo spesso in passato ha prevalso a danno degli interessi comuni.