Roma, 8 aprile 2014
In merito alla sigaretta elettronica improvvisamente esplosa in un bar inglese, Anafe-Confindustria, associazione che riunisce i produttori italiani di liquidi per ricariche, sottolinea che, come riportato solo da alcune testate britanniche, l’incidente è stato causato da un sovraccarico di energia derivante dal fatto che la batteria esplosa era stata collegata ad un cavo per iPad, chiaramente troppo potente per poter ricaricare senza provocare danni e incidenti un tipo di batteria come quella generalmente necessaria per una normale sigaretta elettronica.
“Per le sigarette elettroniche, così come per i telefoni cellulari e per le decine di elettrodomestici che ognuno di noi possiede a casa propria” sottolinea il presidente di Anafe-Confindustria Massimiliano Mancini “la prima regola da seguire è quella di leggere le indicazioni di utilizzo ed attenersi alle istruzioni, come ad esempio quella di non mescolare caricatori e batterie, mantenere la batteria in carica in un luogo sufficientemente ventilato, acquistare eventuali parti di ricambio da rivenditori autorizzati ed affidabili e con marchio CE, collegare prima il dispositivo al caricatore e poi alla corrente, e numerose altre”.
Nell’auspicare una corretta informazione da parte dei rivenditori ed un corretto impiego da parte dei consumatori di tutte le componenti necessarie per l’utilizzo delle sigarette elettroniche, Anafe-Confindustria ribadisce il proprio impegno verso un sempre maggiore coinvolgimento e cooperazione tra tutti gli operatori del settore, le istituzioni e gli enti preposti al controllo della sicurezza con la certezza di poter così continuare ad offrire ai consumatori prodotti assolutamente sicuri e dotati di indicazioni di utilizzo chiare ed universali che riducano al minimo la possibilità di incidenti.